Intolleranza al Lattosio – Perché fare il Breath Test

E’ indubbio che intolleranze e allergie sono sempre più diffuse; in particolar modo, l’intolleranza al lattosio è presente su vasta scala ma distribuita con un’incidenza differente. 

Ma procediamo con ordine: che cos’è l’intolleranza al lattosio e come si manifesta?

Banalmente, l’intolleranza al lattosio altro non è se non l’incapacità di digerire il lattosio, ovvero lo zucchero presente nel latte. 

Questo zucchero è un disaccaride e, dunque, per fare in modo che la digestione avvenga correttamente, abbiamo bisogno di un enzima (chiamato lattasi) che scomponga questo disaccaride in zuccheri più semplici (precisamente galattosio e glucosio). 

Va da sé che quando e se questo enzima è assente, o addirittura carente, questa scomposizione non avviene e dunque il lattosio non può essere digerito.

Dato che questo processo di scomposizione avviene nell’intestino tenue, non è difficile comprendere le ragioni dei disturbi intestinali conseguenti alla mancata digestione del latte.

Infatti, i sintomi dell’intolleranza al lattosio sono gonfiore, flatulenza, dolori addominali e stitichezza. 

Chiaramente, si tratta dei sintomi più comuni ma ne esistono altri, come esistono vari gradi di intolleranza al lattosio.

Da che cosa dipende l’intolleranza al lattosio?

I casi sono due: nel primo caso, l’intolleranza è genetica. Questo significa che l’organismo non è in grado di produrre una quantità sufficiente dell’enzima lattasi. E’ il caso della popolazione asiatica, dove questa intolleranza riguarda il 90% della popolazione (avete mai fatto caso al fatto che nei paesi asiatici non si consumano latte e formaggi?). Nel secondo caso, quello in cui l’intolleranza è acquisita, avviene che l’enzima lattasi viene ostacolato da infiammazioni dell’intestino, terapie ecc. In questo caso, una terapia può ristabilire il normale processo di digestione.

Per darvi una panoramica della situazione italiana, tenete presente che il 50% della popolazione risulta intollerante al lattosio (con una significativa maggioranza nel sud e nelle isole).

Dunque, come scoprire di essere davvero intolleranti al lattosio e come agire? L’esame più diffuso e meno invasivo è il test del respiro, il breath test. Consiste, banalmente, nell’analisi dell’aria espirata da un individuo prima e dopo la somministrazione di una dose di lattosio. 

In particolare, viene ricercata la quantità di idrogeno presente nel respiro: maggiori concentrazioni di questo gas determinano l’esistenza dell’intolleranza. 

Appurato questo disturbo, in base all’entità, si stabilisce una terapia che solitamente prevede di eliminare dalla dieta tutti i prodotti freschi (latte animale, formaggi freschi).

La buona notizia è che in commercio le alternative non mancano; esistono, infatti, svariate tipologie di latte vegetale (avena, riso, cocco), gelati di soia ecc.

Insomma, una variazione nella dieta non vi priverà del tutto delle vostre abitudini alimentari!